Il riciclaggio della carta è un settore specifico del riciclaggio dei rifiuti. Il simbolo Unicode della carta riciclata è ♼.
Gli impieghi fondamentali, per usi civili e industriali, della carta, costituiscono una vasta gamma di:
- supporto fisico per la scrittura e la stampa;
- materiale da imballaggio: carta e cartone da imballaggio rappresentano il consumo maggiore (più del 35%), con varie caratteristiche
- cartone ondulato;
- cartoncino per astucci pieghevoli;
- carta utilizzata per sacchi e sacchetti, con varie proprietà: resistente, fragile, filtrante, oleata, cerata, morbida, assorbente…;
Si tratta di prodotti di uso universale, con indici crescenti di produzione e di domanda, e il cui utilizzo ha a valle una forte e diffusa produzione di rifiuti.
Il riciclaggio della carta comprende varie tipologie di prodotti, che vanno dai giornali e riviste, libri, quaderni e opuscoli, ai sacchetti, imballaggi in cartone, alle scatole per alimenti, per detersivi o scarpe, fino alle fascette di carta dei vasetti di yogurt e bevande.
Non deve essere conferita carta contaminata da sostanze putrescibili o tossiche, fazzoletti/ tovaglioli di carta, o che contenga altri materiali non cellulosici (punti metallici, plastica..).
Anche la carta di qualità elevata (ad esempio, da disegno o per fotocopie) può essere prodotta con carta riciclata.
Come tutti i rifiuti, la carta pone problemi di smaltimento. La carta è però un materiale riciclabile, poiché la cellulosa che contiene può essere sottoposta a ripetuti utilizzi. La carta recuperata può essere trattata e riutilizzata come materia seconda per la produzione di nuova carta. La raccolta differenziata della carta riguarda tutti i vari prodotti di carta.
Partendo dalla fibra del rifiuto cartaceo, circa il 95% viene trasformato in nuova carta. Rispetto ad altre produzioni, quindi, il macero comporta grandi risparmi energetici, idrici e di legname.
Infine, la carta riciclata che non ha più la consistenza sufficiente per produrre altra carta può essere ancora utilizzata come combustibile per produrre energia.
La trasformazione della carta da macero in materia prima necessita di varie fasi:
- Raccolta e stoccaggio;
- Selezionamento, per separare la fibra utilizzabile dai materiali impuri, che normalmente sono incorporati nelle balle di carta da macero e per separare le diverse tipologie di carta da macero. Il valore tecnico ed economico del materiale aumenta quanto più definita è la selezione per tipologia e qualità: solitamente il processo di selezione è meccanico, una selezione più spinta deve essere eseguita a mano, facendo scorrere la carta sopra un nastro trasportatore, con operatori manuali che la dividono per tipologia;
- Pressatura e legatura in balle; queste, inviate alle cartiere, subiscono il processo di riciclo vero e proprio;
- Sminuzzamento;
- Sbiancamento per eliminare gli inchiostri: decolorazione
- Riduzione in poltiglia con aggiunta di acqua calda;
- Affinamento: dall’impasto vengono sottratte le impurità e le scorie, fino a separare la pasta di cellulosa;
- Aggiunta di cellulosa vergine, in proporzioni diverse a seconda dell’utilizzo futuro.
A questo punto del ciclo, la cellulosa contenuta nella carta-rifiuto è ritornata ad essere una materia prima pronta a rientrare nel ciclo di produzione.
La macchina cosiddetta “continua” provvede infine a stendere, disidratare, pressare l’impasto, con il passaggio attraverso vari rulli, fino all’avvolgimento finale in bobine, da inviare alle cartotecniche, dove la carta viene trasformata ulteriormente per ottenere i nuovi imballaggi e prodotti finiti.