Dopo quasi 30 anni la Sony Music torna a produrre vinili in proprio, aprirà una fabbrica in Giappone nel marzo 2018. La multinazionale aveva smesso la produzione casalinga del supporto nel 1989 dopo l’avvento dei cd. La decisione è stata presa per tenere il passo alla crescente richiesta di vinili. Secondo i dati della Bpi, l’industria di settore inglese, nel 2016 le vendite di vinili hanno raggiunto i livelli di prima del 1991.
Secondo le indiscrezioni, la prima ondata di vinili ‘fatti in casa’ dovrebbe riguardare principalmente musica giapponese.
Solo in Gran Bretagna sono aumentate del 53% per un totale di 3,2 milioni di unità. All’inizio di quest’anno, scrive Billboard, la Sony Music ha installato un macchinario per tagliare i vinili nella sua filiale di Tokyo, possibile anticipo dei suoi piani futuri.
I piani di Sony si aggiungono ad una serie di iniziative crescenti. Nel 2017 diverse nuove aziende che producono vinili sono nate negli Stati Uniti, da Detroit a Miami. Stessa storia in Europa, dove la maggior parte delle aziende che stampano vinili per major ed etichette indipendenti sono nella Repubblica Ceca e in Olanda. Insieme, fa notare il Guardian, le fabbriche europee riescono a produrre 100mila pezzi al giorno, una cifra che non soddisfa più le richieste.