Dopo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, Microsoft ha confermato una nuova ondata di licenziamenti: taglierà “migliaia” di posti di lavoro nel settore vendite, che a livello globale impiega circa 50mila persone. Gli esuberi, determinati da una riorganizzazione volta a spingere i servizi “cloud”, saranno soprattutto all’estero. Le prime lettere di licenziamento sono state inviate ieri.
La riduzione del personale rientra in una riorganizzazione aziendale che punta a rilanciare il cloud computing, vendendo in abbonamento una serie di software – ad esempio il classico pacchetto Office – utilizzabili dal cliente su qualsiasi dispositivo connesso a internet. Si tratta di un modello diverso rispetto alla vendita una tantum della licenza d’uso di programmi installabili e utilizzabili su un solo computer.
Gli esuberi, riferisce la Cnbc, saranno inferiori al 10% della forza lavoro; tre su quattro (il 75%) saranno fuori dagli Usa. Secondo la stampa statunitense, nel complesso ci saranno dai 3mila ai 4mila licenziamenti.