Catanzaro è un comune italiano di 90 374 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia e della regione Calabria. È il secondo comune della regione per popolazione. Storico capoluogo dell’antica provincia di Calabria Ultra per oltre 200 anni, la città è sede dell’Università degli Studi “Magna Græcia”, il secondo ateneo calabrese per numero di iscritti.
Catanzaro era anticamente conosciuta, come la Città delle tre “V”, riferite a tre caratteristiche distintive della città, ovvero:
- V di San Vitaliano, santo patrono;
- V di vento in quanto costantemente battuta da forti brezze provenienti dal Mar Ionio e dalla Sila;
- V di velluto in quanto importante centro serico fin dai tempi dei Bizantini (“V V V” era la sigla con cui venivano identificati, sui mercati nazionali ed esteri, i velluti, i damaschi ed i broccati provenienti dalla città).
Il territorio comunale si estende dal mare fino all’altezza di circa 600 metri, La casa comunale sorge a 320 m. Comprende una zona costiera sul mar Ionio che ospita 8 km di spiaggia e un porto turistico; da qui il centro abitato risale la valle della Fiumarella (anticamente detta fiume Zaro), sede di un forte sviluppo urbanistico, fino ai i tre colli: del Vescovado, di San Trifone (o di San Rocco) e di San Giovanni (o del Castello) su cui sorge il centro storico della città e che si ricollegano con la Sila verso Nord. Per la sua particolare orografia il territorio comunale è bagnato dal mare, ma soggetto a fenomeni nevosi d’inverno.
Il 1461 fu un anno sanguinoso per la città. Da tempo il potente Marchese Centelles, uomo avido e violento che tiranneggiò in modo spietato sulla città, appoggiato da vari nobili dell’epoca, cercava di organizzare una rivolta contro il sovrano Ferdinando I di Napoli.
I primi mesi del 1461 furono particolarmente spietati: per timore di essere scoperto, il Marchese non esitava a far imprigionare o giustiziare chiunque destasse sospetto ai suoi occhi.