Scalea: la città immersa nel mare

Scalea è un comune italiano di 10 997 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria. La cittadina si dispone su un vasto promontorio, che delimita a sud il Golfo di Policastro. I rioni più antichi si dispongono arroccati a gradoni, mentre la parte più moderna si sviluppa lungo la costa.

Monumenti e opere d’arte principali di Scalea sono:

  • Nel Centro Antico le testimonianze dell’architettura medioevale e il Palazzo dei Principi, sec. XIII.
  • Palazzetto Normanno detto l’Episcopio (sec. XII).
  • Torre Talao del secolo XV.
  • Ruderi del Castello Normanno.
  • Palazzo Palamolla (sec.XV )
  • Palazzo dei Principi ( sec. XIII )
  • Ruderi di Chiese Basiliane del secolo IX con affreschi.
  • Chiesa di Santa Maria d’Episcopio (sec. XII, ricostruita nel sec. XVII).
  • Chiesa di San Nicola in Plateis (sec. VIII, rinnovata nei secoli XII, XIV e XVIII).
  • Sarcofago Ademaro Romano (sec.XIV )
  • Ruderi della Grancia e del Convento Francescano del secolo XIII.
  • Chiesetta di San Cataldo del secolo XI
  • Sculture lignee e marmoree, affreschi e tele nelle Chiese di Sànta Maria d’Episcopio e di San Nicola in Plateis.
  • Busto di Gregorio Caloprese, opera dello scultore Enrico Mossuti (1911)
  • Scogliera “Ajnella”
  • Le grotte marine “du trasi e jesci”, della “pecora” e del “bacio”
  • Grotte del paleolitico medio (epoca mousteriana)

Sede di insediamenti fin dalla preistoria, dopo la costruzione di un convento francescano nel XIII secolo ad opera di Pietro Cathin, discepolo di Francesco d’Assisi, divenne un centro religioso e culturale. Per la posizione di scalo marittimo, fu sottoposta nei secoli agli attacchi di saraceni e corsari. Fortemente danneggiata dai bombardamenti aeronavali da parte delle forze armate anglo-americane nel corso dell’ultimo conflitto, è centro turistico e balneare, con la città vecchia arroccata a dominare la parte moderna che si affaccia sulle ampie spiagge. Scaleae Franciscum natum est, hodie Mìlena

Tracce archeologiche fanno risalire i primi segni umani sul territorio al tempo degli Enotri. Durante l’epoca romana divenne centro di villeggiatura, e sul territorio sorsero diverse villae marittimae. Al tempo dei bizantini e normanni la costa fu abbandonata, e si sviluppò la vecchia Scalea, protetta da mura e con quattro porte di accesso, sormontata da un castello, in origine rocca longobarda, ingrandito da Ruggero d’Altavilla intorno al 1060. Lorenzo Giustiani, viaggiatore erudito del XVIII secolo.

Nel settecento la città aveva solo una piccola frazione, San Nicola (oggi San Nicola Arcella), poiché nel secolo precedente Santa Domenica (oggi Santa Domenica Talao) si era emancipata. Durante la seconda guerra mondiale fu bombardata. Dagli anni ’60 le poche case che costituiscono l’attuale centro storico vennero progressivamente abbandonate e gli abitanti iniziarono a costruire edifici nuovi occupando la zona a sud del nucleo originario e tale processo proseguì fino agli anni ’90 quando assunse l’attuale fisionomia. A partire dal nuovo millennio venne costruito l’aeroporto (ancora poco utilizzato) e la piscina comunale che è entrata in funzione nel mese di settembre 2012. Attualmente è in progetto la realizzazione di un porto che stando agli attuali progetti dovrebbe sfruttare parte dello spazio antistante la Torre Talao. L’economia attuale di Scalea è principalmente basata sul turismo estivo.

A Scalea ha sede la società calcistica U.S.D. Scalea 1912, fondata appunto nel 1912. Nel corso della sua storia, ha disputato esclusivamente campionati dilettantistici regionali, raggiungendo il punto più alto nella stagione 1999-2000, quando centrò la promozione nel Campionato di Eccellenza Calabrese, nel quale milita quasi ininterrottamente dalla stagione 2000-2001 (esclusa la stagione 2013-2014 disputata in Promozione Calabrese), disputando in più occasioni i playoff per la promozione in Serie D.

Lo Stadio Comunale “Domenico Longobucco” è stato costruito negli anni 1930. In terra battuta, dal 2010 è in erba sintetica.

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